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Viaggio in Sicilia

05/12/2024

La leggenda delle Teste di Moro

La Sicilia è una terra ricca di storia, in cui le dominazioni si sono susseguite nei secoli, lasciando segni profondi nella cultura e nell'animo dei suoi abitanti. Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni hanno plasmato l'isola, trasformandola in un crogiolo di influenze che ancora oggi emergono con forza in ogni angolo. Tra le molte leggende che affondano le loro radici in questo passato complesso, quella delle Teste di Moro è forse una delle più affascinanti, una storia che incarna le passioni, i drammi e la bellezza della Sicilia e che, nel corso del tempo, ha dato vita a una tradizione divenuta molto famosa. Oggi vi raccontiamo di amore, passione, gelosia, vendetta e... basilico.

L'amore travolgente

Nel quartiere Kalsa di Palermo , intorno all'anno 1100, quando la città era sotto il dominio dei Mori, viveva una bellissima fanciulla siciliana , che si dedicava con amore alla cura delle sue piante , esposte orgogliosamente sul balcone della sua lussuosa dimora. Un giorno, passando sotto il balcone, un giovane soldato Moro posò lo sguardo su di lei. Colpito dalla sua bellezza, non poté trattenere i suoi sentimenti e le dichiarò il suo amore . La giovane si lasciò sedurre dalle sue parole e dall'intensità del momento, convinta di aver trovato il suo grande amore. Tra i due sbocciò una passione travolgente.

L'inganno e la morte

La storia d'amore tra il soldato Moro e la fanciulla continuò per un po'. Ma un giorno l'uomo le disse di dover tornare nel suo paese in Oriente, e le confessò di avere già moglie e figli . Devastata dal dolore e accecata dalla gelosia , la giovane decise di compiere un gesto estremo. Durante una notte segreta di passione, mentre il soldato dormiva tra le sue braccia, lo uccise e lo decapitò . E per tenerlo sempre con sé, fece della sua testa un vaso in cui piantò del basilico . Ogni giorno innaffiava quella pianta con le sue lacrime, e il basilico cresceva rigoglioso, forte e profumato.

I celebri vasi

Il basilico cresceva con splendore. I vicini , notando la bellezza straordinaria di quella pianta, rimasero affascinati e, ignari della macabra verità, vollero anch'essi vasi a forma di testa umana , convinti che ciò avrebbe portato la stessa fortuna alle loro piante. Da quel momento la tradizione si diffuse, e così nacquero i celebri vasi di ceramica che oggi sono diventati uno dei simboli più rappresentativi della Sicilia.