È tempo di classifiche. Oggi parliamo di libri: quali sono stati quelli più venduti nei primi tre mesi dell’anno*? Scoprili con noi… chissà che tu li abbia già letti!
Gennaio 2021: medaglia d’oro alla Penelope di Carofiglio
Lui è uno degli scrittori più amati nel nostro Paese. Ex magistrato ed ex senatore, è autore di romanzi di straordinario successo, come l’apprezzatissima saga di legal thriller con protagonista l’avvocato Guido Guerrieri. Lo hai riconosciuto? Stiamo parlando di Gianrico Carofiglio che a gennaio di quest’anno è uscito in libreria con il suo ultimo lavoro, La disciplina di Penelope (ed Mondadori). Neanche a dirlo, è stato un trionfo immediato! Protagonista della storia è Penelope, ex pm coinvolta in un’appassionante investigazione su un caso di omicidio, che Carofiglio tratteggia con acume e delicatezza insieme, con l’effetto di conquistare il cuore del lettore.
Febbraio 2021: Sallusti, Palamara e il sistema
Cambiamo completamente registro. A febbraio si aggiudica il primo posto della classifica dei libri più letti il libro-intervista Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana (ed Rizzoli). Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti intervista Luca Palamara, il più giovane presidente dell’Associazione nazionale magistrati dal 2008 al 2012 e membro togato del CSM dal 2014 al 2018 che lo scorso anno fu radiato dall’ordine giudiziario a seguito di un’indagine sul suo ruolo di mediatore all’interno del sistema delle correnti della magistratura. Primo caso nella storia della magistratura italiana. Un libro crudo, diretto e che svela molti segreti di quel sistema che è il potere della magistratura.
Marzo 2021: le donne e una speranza con Michela Murgia
Un’ambizione accompagna l’ultimo libro di Michela Murgia: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno. S’intitola Stai zitta, e altre nove frasi che non vogliamo sentire più (ed Einaudi) e conferma Murgia tra le migliori scrittrici del nostro Paese. La speranza dell’autrice è il sentimento comune che caratterizza i tempi che viviamo, perché, come spiega Murgia, “se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio”. Atteggiamenti, modi di dire, di fare, di apostrofare, di trattare la donna che l’autrice mette nero su bianco, per svelare che per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica.
*Dati rilevati su www.ibuk.it