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Crescita Personale

16/04/2025

L'arte perduta dell'attesa: volere “tutto e subito”

Viviamo nell'epoca del “tutto e subito”. Un mondo in cui l'attesa sembra un lusso che nessuno vuole più permettersi. Se un sito non si carica in due secondi, ci spazientiamo. Se un messaggio non riceve risposta immediata, immaginiamo scenari apocalittici. Se una serie TV ci prende, divoriamo intere stagioni in una notte, perché l'idea di dover aspettare una settimana per il prossimo episodio ci sembra un supplizio medievale. E non è solo una questione di capricci. È il modo in cui il mondo intorno a noi ci sta programmando. Lo streaming on demand ci evita la fatica dell'attesa, i video e i messaggi accelerati a 1,5x ci danno l'illusione di ottimizzare il tempo, le consegne ultra-rapide ci fanno credere che tutto deve arrivare senza sforzo. Anche le relazioni ne risentono: ci aspettiamo risposte immediate, risultati veloci, soluzioni flash ai problemi. Ma a che prezzo?

L'impazienza ha un costo

Questa incapacità di aspettare sta plasmando il nostro cervello. Rende più difficile concentrarsi, abbassa la soglia della frustrazione e ci priva della soddisfazione di un'attesa ben gestita. Se tutto arriva subito, il piacere della conquista svanisce. I bambini si annoiano più facilmente, gli adulti cambiano obiettivi con la stessa velocità con cui cambiano serie sulle piattaforme in streeming. La pazienza, che un tempo era una virtù, oggi sembra solo una perdita di tempo. Questa mentalità del “voglio tutto e subito” alimenta ansia e stress. Rende meno capaci di gestire le difficoltà, perché si è sempre più abituati a ottenere risposte immediate. E quando la vita non segue il ritmo atteso nasce frustrazione, delusione, a volte persino senso di inadeguatezza.

Non riesco subito? Allora mollo!

Ma c'è un altro aspetto importante. Questa impazienza si ripercuote spesso anche sulle nuove attività che si decide di intraprendere. Quando si inizia uno sport, una dieta, un nuovo hobby o qualsiasi percorso di crescita personale, spesso si pretendono risultati immediati. Si vuole perdere peso in una settimana, suonare la chitarra come un professionista dopo tre lezioni, vedere progressi nello sport dopo due allenamenti. E quando questi risultati non arrivano subito, si molla. Si pensa: “non fa per me”, “non sono portato”, “non ho abbastanza talento”. Ma la verità è che ci vuole il tempo necessario. Questa è una delle principali ragioni per cui molti abbandonano prematuramente i propri obiettivi. La pazienza è una componente essenziale in qualsiasi percorso di crescita, eppure sembra essere diventata una qualità sempre più rara. Ma la realtà è che nessun risultato duraturo arriva in pochi giorni: gli sportivi impiegano anni per affinare la loro tecnica, chi segue una dieta sana deve imparare nuove abitudini nel tempo, chi inizia a suonare uno strumento ha bisogno di pratica costante per vedere miglioramenti significativi.

Riscoprire il piacere dell'attesa

Se si è sempre più inclini a mollare, è perché si è stati abituati a credere che tutto deve essere facile, veloce e immediato. Ma la vita non funziona così. Imparare a convivere con l'attesa e con il progresso graduale potrebbe essere la chiave per raggiungere davvero i propri obiettivi. Ecco allora alcuni modi semplici per allenarsi ad avere pazienza:

Rallenta consapevolmente: prova a svolgere un'attività che richiede tempo. Guarda un video o ascolta un messaggio alla velocità normale, senza accelerare. Leggi un libro senza saltare le descrizioni. Cucina un piatto dalla lunga preparazione, godendoti ogni fase della ricetta
Allenati a posticipare le gratificazioni: se hai voglia di comprare qualcosa online, aspetta 24 ore prima di farlo. Se vuoi vedere una serie TV, guardala un episodio alla volta
Sperimenta l'attesa attiva: quando sei in fila o aspetti qualcuno, invece di scorrere il telefono, prova a osservare ciò che ti circonda. Lascia spazio ai pensieri, senza riempire ogni vuoto con stimoli veloci
Impara ad apprezzare il processo, non solo il risultato: se inizi un'attività nuova, focalizzati sul piacere di imparare, piuttosto che sull'obiettivo finale. Riconosci i piccoli miglioramenti e celebra il percorso, non solo l'arrivo
Pratica la meditazione o il respiro consapevole: anche solo cinque minuti al giorno possono aiutarti a sviluppare più calma e pazienza (ne abbiamo parlato qui)

Aspettare non è tempo perso. È il tempo che prepara, che crea valore, che dà profondità alle cose. Reimparare l'arte dell'attesa non è solo un atto di resistenza contro la frenesia moderna, ma anche un regalo che possiamo fare a noi stessi. Perché alcune delle cose più belle della vita arrivano solo a chi sa aspettare.