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Alimentazione

27/09/2024

Il porcino, gioiello del sottobosco

La raccolta dei funghi è un rituale antico che ha il sapore dell'avventura, un viaggio nei boschi avvolti dalla rugiada mattutina e dal profumo della terra bagnata. Il passo è leggero sulle foglie cadute, e gli occhi sono sempre in allerta, pronti a scorgere quel prezioso tesoro che si nasconde tra muschio e radici: il porcino, re indiscusso dei funghi.

Storia
Il porcino ha una lunga storia nella cultura gastronomica. Già in epoca romana, era considerato una prelibatezza, e ne parlava anche lo storico Plinio il Vecchio nel suo “Naturalis Historia”. Gli antichi Romani lo chiamavano “Suillus” (maiale), secondo alcune fonti a causa del loro aspetto tozzo e massiccio, secondo altre perché il fungo è prediletto dai maiali. Nel Medioevo, i funghi erano raccolti con reverenza e spesso associati a leggende di magia e mistero, per via della loro comparsa improvvisa e del legame con i boschi più oscuri. Ancora oggi la loro raccolta ha qualcosa di misterioso e affascinate.

Caratteristiche

Il porcino è forse il fungo più ambito dagli appassionati. Ne esistono quattro varietà: boletus edulis, boletus aestivalis, boletus pinophilus e boletus aereus, simili per caratteristiche morfologiche e organolettiche. Le sue particolarità lo rendono immediatamente riconoscibile. Il suo cappello carnoso varia dal marrone chiaro al cioccolato intenso, e può raggiungere anche 30 cm di diametro. Il suo gambo è sodo e robusto, il suo colore è biancastro, e si scurisce man mano che cresce. Ma ciò che lo rende davvero unico è il suo sapore: una sinfonia di terra, nocciola e bosco, capace di arricchire qualsiasi piatto, che sia un risotto, una pasta o una semplice padellata di funghi.

Proprietà nutrizionali

Oltre ad essere delizioso, il porcino è anche ricco di nutrienti. È una fonte di proteine vegetali, vitamina del gruppo B, potassio e fosforo, e contiene antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi. È anche povero di grassi, ciò lo rende un alimento adatto a chi vuole seguire una dieta equilibrata senza rinunciare al gusto.

Dove e quando trovarli

Il porcino cresce principalmente nei boschi di latifoglie e conifere, prediligendo ambienti umidi ma non troppo freddi. Il periodo migliore per la raccolta varia a seconda della regione, ma in generale si colloca tra la fine dell'estate e l'autunno, da agosto fino a novembre, con picchi di crescita dopo abbondanti piogge. Se vuoi provare l'emozione di trovarli, l'importante è conoscere il terreno giusto. Il porcino ama le querce, i castagni, i faggi, e a volte si nasconde anche tra i pini. Spesso lo trovi vicino a muschio e radici, ma la sua presenza è anche indicata da piccoli monticelli di terra smossa. Se ne trovi uno, spesso ce ne sono altri nascosti nei paraggi. Ma fai molta attenzione se decidi di “andare a funghi”! È importante avere una conoscenza approfondita in materia, o essere accompagnati da degli esperti, perché ci sono “sosia” che se ingeriti sono molto tossici.