Nel territorio Ibleo, su un altopiano solcato da grandi cave, sorge una cittadina barocca conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza e per il suo cioccolato. Stiamo parlando di Modica, in provincia di Ragusa e oggi vi raccontiamo la leggenda legata alla sua fondazione. La leggenda narra di Ercole, di un furto di buoi e dell'aiuto di una donna dal nome Mozia.
La decima fatica di Ercole, i buoi e l'arrivo in Sicilia
Ercole, Eracle per i greci, dovette compiere dodici fatiche per espiare le sue colpe ed ottenere l'immortalità. La decima fatica lo portò ad Erizia, in Spagna, da Gerione; a lui dovette sottrarre le mandrie, preziosi buoi e giovenche dal manto rosso. La mandria era custodita da Orto, cane a due teste, e dal forte pastore Euritione. Ercole, sconfitti i custodi del bestiame e abbattuto anche Gerione, caricò gli animali sulla nave e prese la via che l'avrebbe condotto in Grecia, ma il suo viaggio toccò diverse soste, una di queste lo portò in Sicilia, dove gli furono rubati i buoi.
Il furto dei buoi e l'aiuto di Mozia
Fermatosi in Sicilia, Ercole fu derubato dei suoi buoi rossi. Non sapendo dove cercarli, gli venne in aiuto una donna greca dal nome Mozia, che gli indicò i luoghi dove avrebbe potuto trovarli. Giunto nei tre siti indicati, Ercole ritrovò il suo amato bestiame e per ringraziare la gentile donna fondò in quegli stessi luoghi tre città che chiamò come lei, Mozia. Sorsero così Mozia nei pressi di Agrigento, Mozia di Capo Lilibeo vicino Marsala e Mozia mediterranea, ovvero Modica.
La leggenda di Ercole come fondatore di Modica in passato era molto diffusa, tanto che la cittadina, dal Seicento fino all'Ottocento, veniva chiamata anche “Città di Ercole”.