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Crescita Personale

30/09/2022

Rabbia: quale la reazione migliore?

La rabbia è una delle emozioni di base, normale e adattiva. Indica che qualcosa ti sta turbando e intralciando, e di conseguenza si mettono in moto una serie di risposte fisiologiche che preparano all'azione. Se l'attivazione della rabbia ha avuto in passato una funzione di adattamento e ha salvato la vita ai nostri antenati, oggi può invece provocare non pochi problemi, uno perché il ritmo stressante dei nostri giorni può facilitare e moltiplicare le occasioni in cui si può manifestare e poi per la manifestazione stessa, che può essere esagerata e inappropriata. Ma quale sarebbe la reazione migliore una volta arrabbiati?

Agire o aspettare?

Ognuno reagisce alle situazioni che provocano rabbia in modo diverso: alcuni tengono tutto dentro, altri rimuginano pensandoci e ripensandoci, altri ancora cercano di evitarla distraendosi, e qualcuno esplode attraverso parole e comportamenti aggressivi. Tutti questi comportamenti sono finalizzati alla gestione della rabbia, al suo controllo, eppure a volte sembra quasi che sia proprio la rabbia ad avere il controllo! Quando continui a pensare a ciò che ti ha provocato ira, quando ti tieni tutto dentro con l'impressione di esplodere da un momento all'altro, o quando ti sfoghi urlando, magari hai nell'immediato la sensazione di sentirti meglio, ma dopo puoi stare anche peggio. Allora, esiste un modo più utile per affrontare la temibile rabbia? Secondo gli studi condotti da Bushman e dal suo team sarebbe proprio non fare nulla la risposta migliore. Indagando il ruolo della catarsi nella risoluzione di eventi che scatenano rabbia, invitando parte dei soggetti facenti parte dello studio a colpire un pungiball, ha scoperto che i risultati migliori erano stati ottenuti dal gruppo di controllo, da chi non aveva fatto nulla ma aveva solo aspettato. Questi risultati sono in linea con la Teoria Metacognitiva (Wells, 2012), in cui lo sfogo fisico prevede anche una ruminazione dell'evento stesso che lo mantiene attivo impiegando risorse cognitive ed energie. Non focalizzare l'attenzione sull'evento invece non lo alimenterebbe aiutando a diminuire i livelli di rabbia. Quindi la reazione migliore sarebbe “lasciare andare”.

Ma come fare?

La rabbia è una emozione normale e adattiva, ma per essere funzionale ha bisogno di essere gestita! In primo luogo va riconosciuta: a volte infatti una reazione di ira nasconde un altro sentimento, come vergogna, insicurezza, disagio e nei bambini anche la fame può scatenare reazioni aggressive. Ascolta il tuo corpo: poiché la rabbia è una risposta fisiologica, prestare attenzione a segnali come respirazione più intensa, tachicardia o sudore e calore possono avvisarti e farti preparare. Respira: concentrati su ciò che provi a livello fisico e guida i tuoi sensi verso una respirazione lenta. I vantaggi di una buona respirazione sono veramente tanti, e puoi esercitarti in qualsiasi momento per non farti cogliere impreparato dalla rabbia!