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Viaggio in Sicilia

18/07/2019

L’Isola delle Femmine, tra leggende e natura, tuffiamoci nelle sue splendide acque

In un tempo indefinito, per punizione, tredici ragazze turche furono messe su una nave senza guida, lasciata in balia del mare e dei venti. Dopo un lungo viaggio, la nave arrivò su un isolotto, dove le fanciulle si insediarono per sette lunghi anni, fino a quando le famiglie, distrutte dal rimorso, decisero di andarle a cercare. Una volta trovate, scelsero di non tornare più in patria e di stabilirsi sulla terraferma. Nacque così “Cca paci”, “Qui la pace”, un piccolo villaggio per celebrare l’armonia ritrovata.
Una leggenda che lascia sognare sulla nascita di uno degli angoli siciliani più ammirati al mondo, l’Isola delle Femmine.
Accanto a questa altre storie altrettanto affascinanti, come quella del conte di Capaci che, innamorato di una donna del posto, la fece rapire e imprigionare in una torre sull’isola per accaparrarsene l’esclusivo legame. La ragazza però, distrutta dalla prigionia, decise di gettarsi in mare: le sue urla pare continuino a echeggiare ogni anno, nel giorno della sua morte. O come quella, raccontata da Plinio il Giovane in una lettera all'imperatore Traiano, di un’isola dimorata da fanciulle bellissime che si offrivano in premio ai vincitori di una battaglia.

Naturalmente nessuna prova storica è a fondamento di queste narrazioni, anzi, di isola, ahinoi, il comune palermitano nulla ha, se non il nome che trae origine proprio dall’isolotto che sorge davanti alle coste, oggi nido esclusivo di tantissimi uccelli migratori che sostano qui nel loro volo tra l'Africa e il Nord Europa e per questo divenuto Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine salvaguardata dalla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli). La stessa torre che sorge sull’isolotto altro non era che una postazione di avvistamento del Regno di Sicilia, e non il carcere dove, secondo un’altra leggenda, erano rinchiuse le donne ree di qualche colpa.
Al di là di questi intrecci tra storia e mito, resta indiscutibile la bellezza di questo antico borgo marinaro, oggi abitato da settemila presenze fisse, destinate a crescere nel periodo estivo. Acque di colore turchese vivo, pulite e popolata da un’abbondante fauna marina, oltre che da resti archeologici, dai reperti antichi a ritrovamenti più recenti, come la carcassa di un aereo tedesco trimotore affondato nel 1942 nella vicina baia di Sferracavallo ed ancora una scogliera ricca d’insenature, tramonti mozzafiato, spiagge libere o attrezzati lidi: l’Isola delle femmine oggi è la meta ideale per una vacanza da sogno.

Il tuo punto vendita all’Isola delle Femmine (PA):
• DESPAR – Via Roma, 97/99