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Viaggio in Sicilia

09/05/2019

Centuripe: il balcone di Sicilia dall’incommensurabile tesoro archeologico

Il balcone della Sicilia da cui ammirare un panorama unico: a dominare la scena l’imponente Etna, in basso le vallate fluviali del Salso, del Dittaino e del Simeto e poi l’immensità della Piana di Catania che si estende fino ai Monti Erei e i Nebrodi. Centuripe, in provincia di Enna, è un borgo che dona rare bellezze paesaggistiche grazie alla sua caratteristica posizione arroccata su un sistema montuoso.

Dalla particolarissima forma a stella a cinque lobi o di rondine ad ali spiegate, il comune ennese custodisce uno dei patrimoni archeologici più ricchi e importanti dell’intera Sicilia, testimonianza di una lunga storia che ha visto l’alternarsi di fasi di sviluppo a periodi di abbandono. Fondato dai Siculi verso l'VIII secolo a.C., Centuripe fu abitato fino al XIII secolo d.C., quando fu distrutto da Federico II di Svevia per essere poi ricostruito tre secoli dopo. Periodo di massimo splendore fu raggiunto sotto il domino romano tra il III e il I secolo a.C., tuttavia i resti archeologici più rilevanti risalgono all’età imperiale,tra il I e il III secolo d.C. quando sorsero numerosi monumenti pubblici, tuttora conservati, come il Castello di Corradino e il mausoleo "Dogana", due edifici termali "Acqua Amara" e "Vagni", una grande cisterna in muratura, muraglioni di terrazzamento e la “Panneria", un complesso architettonico in cui veniva celebrato il culto di Augusto con una stanza mosaicata e numerose statue della famiglia imperiale che oggi possono essere ammirate nel Museo Archeologico. Si tratta di reperti di grande valore che, assieme a quelli di Taormina, Catania e Siracusa, rappresentano le tracce più consistenti dell'architettura romana in Sicilia. Alla fine del 1200 il Comune fu dimenticato, per poi essere ricostruito a metà del XVI secolo con il nome di Centorbi.

Tra i luoghi da visitare spicca la Chiesa del Calvario, costruita alla sommità di un piccolo rilievo da cui domina tutta la cittadina. Per raggiungerla una ripida scalinata in pietra che accompagna il visitatore sino alla chiesa dalla particolare forma esagonale sormontata da una cupola anch’essa su tamburo esagonale.

Fu Garibaldi a definire Centuripe “balcone della Sicilia” quando arrivò nell’Isola, impressionato dal suggestivo scenario che il comune regalava e continua a regalare ai suoi ospiti, gioiello incastonato nel cuore siciliano che mantiene ancora oggi una caratteristica struttura urbanistica con le sue suggestive viuzze che si arrampicano sulla roccia.
Stuzzicante nota di gusto che merita infine attenzione è l’arancia rossa, il “taruocco” nel dialetto locale, tipicità enogastronomica centuripina e vera eccellenza apprezzata anche all’estero per qualità e dolcezza.

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