Ciao!
Accedi alla Despar Sicilia

LOGIN

Consigli

30/04/2019

Nespole, i frutti della pazienza

Un tempo erano i frutti da far maturare insieme alla paglia, raccolte a fine ottobre e assaporate soltanto una volta ben mature, oggi invece le nespole sono un frutto tutto primaverile.
Ma allora a che stagione appartiene questo frutto così particolare? Oggi le nespole più diffuse vengono da una pianta importata dal Giappone nel ‘700. Questa tipologia ha trovato spazio soprattutto nell’Italia meridionale e dà i suoi frutti a partire da maggio.

Attenzione però, le nespole, italiane o giapponesi che siano, vanno lasciate maturare per bene dopo la raccolta. Infatti, appena tolte dall’albero mantengono una spiccata nota acidula che scompare con il tempo. Man mano che il frutto si ammorbidisce, libera lo zucchero contenuto nella polpa e risulta una vera delizia per il palato!

Data questa attesa necessaria per gustarle, le nespole sono da sempre il simbolo di pazienza, prudenza e saggezza oltre a rappresentare in tutta la mitologia dell’Antica Roma un segno “magico” e beneaugurante. Nell’antichità si regalava un rametto di nespolo in occasione dei matrimoni, per augurare agli sposi una vita felice e fortunata.
Che siano o meno portatrici di buona sorte, di sicuro le nespole sono un vero e proprio toccasana per l’organismo. Contengono pochissime calorie e grazie al grande contenuto di acqua, hanno un effetto saziante. Le nespole sono anche ricche di vitamine e sali minerali, quindi sono ottime per chi fa attività fisica. Infine, con le nespole è possibile creare un decotto, ideale per migliorare la funzionalità dell’intestino.

Le nespole, insomma, sono un vero passe-partout per gli spuntini primaverili: sono buone da sole o in una macedonia con altra frutta di stagione. Infine, una volta assaporate è meglio non buttare i noccioli: sono famosi perché servono a creare un dolce liquore, il nespolino.